Recensione di Elisabetta Bolondi
Autore: Foer Safran Jonathan
Titolo: Molto forte, incredibilmentre vicino
Editore: Guanda
Un libro nuovo, intelligente, coinvolgente, scritto da un giovanissimo autore al suo secondo romanzo, un libro che non dovrebbe mai finire. L'io narrante, Oskar, ha nove anni, vive a Manhattan, adora suo padre che la mattina dell'11 settembre 2001 ha un appuntamento di lavoro su una della torri gemelle: lascerà alla segreteria telefonica cinque brevi messaggi che solo Oskar trova, e poi più nulla. A questa premessa drammatica seguono pagine intense,a volte esilaranti, a volte drammatiche, che hanno per protagoniste le varie persone che compongono il microcosmo familiare di Oskar: la madre, la nonna, il nonno, ma soprattutto e sempre il padre, alla cui ricerca tutto il libro è teso. C'è tutta la letteratura classica in questo romanzo eccezionalmente ricco di rimandi, di suggestioni, di citazioni: Ulisse e Laerte, Kafka e suo padre, il rapporto con il nonno, la guerra, il terrorismo, la distruzione, la ricerca di una identità, tutti temi che si mischiano ad immagini, fotografie, battute in slang giovanilista: come ha fatto un uomo così giovane ad avere una scrittura così densa e ricca?? la forza della letteraratura ebraico-newyorkese!

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